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BLYTH TAIT IN PODCAST


L’Olimpiade di Roma 1960 portò alla… creazione dell’Impianto Sportivo Equestre dei Pratoni del Vivaro, che tuttavia in quella circostanza ospitò soltanto le prove di dressage e cross country del Concorso Completo.
I Pratoni tornarono nuovamente ai massimi vertici della ribalta internazionale nel 1998 in occasione della terza edizione dei World Equestrian Games™, quella che resta ancora adesso una medaglia ad honorem per l’equitazione azzurra, con l’Italia subentrata in corsa a quattro mesi dalla rinuncia dell’Irlanda come nazione organizzatrice. L’esito dei campionati fu eccellente, con grande soddisfazione della FEI, nonostante il poco tempo avuto a disposizione dalla FISE nell’allestimento della rassegna iridata.

Blyth Tait con Ready Teddy e la squadra della Nuova Zelanda ai World Equestrian Games™ 1998 – ph. FEI

A distanza di otto anni da Stoccolma 1990, ai Pratoni il completo tornò dominio della Nuova Zelanda. Blyth Tait, in sella a Ready Teddy, vinse nuovamente l’oro individuale e il suo compagno di squadra Mark Todd conquistò l’argento con Broadcast News. Il bronzo andò alla svedese Paula Törnqvist con Monaghan. I due ‘kiwi’ trascinarono la Nuova Zelanda alla conquista della medaglia d’oro a squadre con il team composto anche da Sally Clark e Vaughn Jefferis. Sul podio salirono Francia e Stati Uniti per ricevere rispettivamente le medaglie d’argento e di bronzo.

Proprio Tait, all’epoca 37enne e adesso 61enne, è il protagonista del secondo episodio dei podcast ‘Road To Pratoni’ realizzati da Equiratings, nel quale il cavaliere neozelandese parla di quella indimenticabile esperienza agonistica.
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EquiEquipe / Press Office